cm. 20 x 12, pp. 200, brossura, in ottime condizioni.
Il fascismo in Italia è stato il risultato di un processo storico radicato nella psiche italiana. L’autore analizza l’origine del fascismo e sostiene che esso non sia sorto casualmente, ma abbia trovato terreno fertile a causa di difetti e carenze nella coscienza nazionale italiana.
La mancanza di rinnovamento, rivolta e la persistenza di rivalità sterili e incivili erano alimentate dal triste retaggio dei “Comuni” gloriosi solo in apparenza. Questi difetti erano accompagnati da un eccessivo orgoglio nazionale e da un individualismo antisociale che privilegiava l’interesse personale rispetto a quello collettivo.
Il fascismo ha trovato un terreno fertile in questa carenza di virtù e ha avuto un inizio facile attraverso la “Marcia su Roma”, sviluppandosi gradualmente con una spietata imposizione immorale.
La Resistenza è stata la reazione a questi difetti e carenze, inizialmente isolata ma in seguito radicata più profondamente e ingranditasi dopo l’armistizio. La seconda parte del volume rappresenta una conseguenza naturale della prima fase del fascismo, grazie agli italiani che si sono uniti per rivendicare i valori della libertà, giustizia e dignità umana.
Il lavoro dell’autore è una testimonianza sensibile e espressiva, mirata a ravvivare la memoria degli italiani nel decennale della Resistenza e a non far scomparire troppo rapidamente i defunti, ricordando le cause del loro martirio per l’educazione delle generazioni future.