cm. 18 x 12, pp. 222, brossura, in ottime condizioni.
Siamo nel secolo del progresso. Sono noti gli sforzi ed i successi nel mondo della scienza e della tecnica. Meno note, ma non meno determinanti nell’evoluzione della civiltà odierna, le vicende che ma turarono le grandi conquiste sociali nel mondo del lavoro. Strumento basilare di tali conquiste è il sindacato. L’autore ne illustra la storia nelle fasi salienti, con particolare riguardo alla posizione assunta nei suoi confronti dallo Stato moderno, uscito dalla Rivoluzione francese e dalla Restaurazione: avversione in un primo tempo, poi indifferenza o semplice tolleranza, infine riconoscimento. La trattazione inizia dalla rivoluzione industriale che nella seconda metà del ‘700 operò nella società dell’Europa occidentale la grande trasformazione economica: si delineò allora per la prima volta la figura del potente imprenditore capitalista in contrasto con la massa dei lavoratori poveri, rozzi e indifesi. In Inghilterra nacquero le prime organizzazioni operaie per difendere i comuni interessi, le «Trade Unions», seguite da analoghe esperienze in Francia e in Germania. Più tardi anche in Italia si crearono queste forme organizzative, finché il sistema corporativo fascista ne arrestò lo svolgimento, assorbendole nella struttura dello Stato. Contrasti, lotte ed accordi presentano aspetti diversi nelle varie forme di Stato in cui si svolgono: nello Stato liberale, nel regime autoritario, nella democrazia sociale. Animatrici delle rivendicazioni sono le dottrine: alla fine del secolo scorso e al principio dell’attuale mentre il movimento operaio si sviluppa parallelamente alla vicenda dal partito socialista, si delineano un sindacalismo rivoluzionario, l’unionismo riformista e moderato, la scuola sociale cristiana che prende posizione sia contro l’illimitata libertà di concorrenza economica, sia contro l’abolizione della proprietà privata e la lotta di classe. Pietro Rescigno è ordinario di istituzioni di diritto privato all’Università di Bologna e insegna legislazione del lavoro e tecnica sindacale all’Università Bocconi di Milano. La sua attività scientifica da alcuni anni si è indirizzata, con assiduità, verso i problemi giuridici dei gruppi sociali.