cm. 20,5 x 14, pp. 204, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Questo diario racconta, giorno per giorno, l’odissea degli alpini della «Tridentina» in Russia, sino alla tragica conclusione della ritirata. Molte pagine da allora sono state scritte su quell’evento, ma le annotazioni che Nuto Revelli ha affidato al suo taccuino continuano a costituire una testimonianza viva e indimenticabile. Cronaca autentica di una delle pagine più terribili della guerra fascista, il libro traccia anche la storia di una esperienza individuale che riflette una svolta decisiva nella storia di tutti gli italiani. Nuto Revelli, che fu ufficiale di quella sfortunata divisione e testimone dell’assurdo e vano sacrificio di tanti amici e compagni, ci fa conoscere in Mai Tardi molte pagine ancora ignorate della nostra storia, con spietate rivelazioni sull’imprevidenza e la disorganizzazione degli alti comandi, la corruzione dei profittatori delle retrovie e l’odiosa prepotenza dell’alleato tedesco. Ma ci fa conoscere, prima di tutto, la tragedia dei “poveri cristi” gettati allo sbaraglio, beffati, traditi, e che pure, nello sfacelo immane di un esercito e poi di uno Stato, riscoprono in sé le ragioni profonde della dignità del vivere, del semplice valore umano.