cm. 22,5 x 14, pp. 380, copertina rigida con sovraccoperta, firma alla sguardia, in condizioni molto buone.
Il breve regno e la tragica morte di Massimiliano d’Absburgo sono tra gli episodi più drammatici del Diciannovesimo secolo e avvolti ancora oggi da un alone leggendario. Il giovane arciduca austriaco, fratello dell’imperatore d’Austria-Ungheria Francesco Giuseppe, che affronta serenamente il plotone d’esecuzione, commuove e al tempo stesso suscita curiosità. Il 10 aprile 1864 a Miramare, presso Trieste, l’arciduca Massimiliano riceve dalle mani di una delegazione di notabili messicani la corona del Messico. Il 19 giugno 1867, abbandonato da Napoleone III, che lo aveva voluto sul trono e lo aveva sorretto con la forza delle baionette del suo esercito, tradito dai suoi stessi generali e alleati messicani, Massimiliano viene fucilato a Querétaro da un plotone d’esecuzione dell’esercito repubblicano di Benito Juárez. Jasper Ridley con rigore storico e appassionata partecipa- zione alle vicende biografiche analizza l’intervento del corpo di spedizione francese, la tormentata e sanguinosa guerra civile che infuriò durante il regno di Massimiliano e i risvolti diplomatici e politici in Europa e negli Stati Uniti, la vecchia e la nuova potenza i cui interessi si scontrano qui per la prima volta.