cm. 24 x 16, pp. 220, brossura, in ottime condizioni.
La passione di raccogliere libri è stata descritta, a più riprese, come una nobile follia. E in una simile definizione – è decisamente il caso di ammetterlo – c’è una buona dose di vero. Una follia assoluta, del tutto imperdonabile, sarebbe tuttavia il disperdere quel ricco patrimonio di informazioni che ogni generazione di librai e collezionisti ha fatto proprio. Si consentirebbe al tempo di portare con sé – assieme agli uomini e lontano dagli occhi di tutti rare notizie, inattese scoperte e soluzioni di apparenti enigmi, raccolte conservate con cura (e spesso con giustificato orgoglio) da chi trascorre gran parte della propria esistenza fra carte manoscritte e fogli a stampa.
Questa nuova pubblicazione nasce perciò con lo scopo di informare sulle attività dell’A.L.A.I., ma soprattutto di conservare memoria del sapere e delle esperienze maturati dai librai antiquari e dai loro amici, siano essi studiosi del libro e della sua storia o appassionati collezionisti, desiderosi di render noti il pregio e l’importanza dei loro piccoli o grandi tesori.
Nelle sue pagine iniziali – come vedrete – si è proceduto a ritroso nel tempo. Il nostro passato prossimo è infatti il più bisognoso di essere raccontato, perché molti dei suoi aspetti non sono ancora passaggi di storia, ma fatti di cronaca, di cui resta traccia, talvolta, nella sola memoria dei protagonisti. Agli appunti ed alle riflessioni su quanto riteniamo raro o di pregio, e sul suo collezionismo, faranno poi seguito gli interventi di più ampio respiro ed indiscutibile portata scientifica. Ogni nostro numero si concluderà infine con una rubrica di segnalazioni bibliografiche, il notiziario dell’Associa zione Librai Antiquari d’Italia e un aggiornato elenco dei suoi membri.
Speriamo, dunque, che questo primo quaderno possa risultare utile e gradito a tutti gli appassionati delle carte che profumano del tempo trascorso e soprattutto a chi ha fatto di esse la principale ragione della sua vita, come Vittoria de’ Buzzaccarini. A lei – in occasione del suo ottantacinquesimo compleanno – il primo numero di «ALAI» è interamente dedicato.