cm. 20,5 x 13, pp. 498, brossura, lievi segni del tempo, in buone condizioni.
«Il vanto a cui maggiormente tengono gli abitanti della città più miserabile d’Italia – “Cà nisciuno è fesso” – potrebbe essere inciso come motto araldico sullo stemma della nostra Repubblica. E siccome “nisciuno è fesso”, tutti sono disposti a dar fuoco a una intera foresta, se la foresta è della collettività, per cuocersi un uovo al tegamino.»