cm. 21,5 x 13,5, pp. 220, brossura, in ottime condizioni.
La poesia gravita spesso intorno alle lettere dei poeti. Nel vastissimo epistolario di Umberto Saba, in buona parte ancora inedito, ecco sessanta lettere scelte fra le oltre 350 familiari del Fondo Manoscritti dell’Università di Pavia. Esse costituiscono un blocco che, oltre ad essere inedito, è squisitamente omogeneo: lettere alla moglie Lina e alla figlia Linuccia, sue confidenti, a cui l’Introduzione qui dà un singolare spessore storico e Psicologico di veri personaggi. Le lettere sono ora suggestive per le varie sfere del privato, ora stimolanti per notizie sul lavoro creativo e sul contesto storico letterario, scritte in una lingua colloquiale e vivace, costellata di conturbanti sviste grammaticali e lapsus grafici, conservati per rigore filologico dalle due curatrici Gianfranca Lavezzi e Rossana Saccani. Ricche di informazioni e preziose le note, quali si richiedono per l’epistolario di un grande scrittore contemporaneo: esse aiutano il lettore a comprendere le reazioni dell’individualità dell’artista, le improvvise solitudini, le provocazioni, i prodigi del desiderio, le piccole commozioni, eventi da cui spesso nasce la poesia e, successivamente, la storia della poesia. Un libro, dunque, di singolare interesse anche per i non specialisti.