cm. 20,5 x 13,5, pp. 106, brossura, dedica autografa del curatore, in ottime condizioni. Con testo a fronte.
Lontano dalla grande poesia europea coeva, che conobbe ma non imitò, Kavafis si ispirò al mondo ellenistico pagano che ad Alessandria, sua città natale e ombelico del mondo, celebrava gli ultimi fasti. E l’adesione all’ellenismo non era dettata solo da una contiguità culturale d’eredità e di sangue, ma dalla convinzione che li fosse il vero snodo della modernità. Nell’ellenismo, infatti, la poesia aveva perso la funzione etica e civile dell’età classica e si era fatta riflessiva, intimistica; la lirica aveva cominciato a battere piste epigrammatiche o elegiache, scegliendo soluzioni meno sostenute e più colloquiali, Si era avviata quell’indagine dell’individuo, destinata a continuarsi e ad approfondirsi fino ai giorni nostri.