Caratteristiche e condizioni:
cm. 21 x 15, pp. 176, brossura, in buone condizioni.
Contenuto:
Nelle Parole (uno dei suoi più riusciti libri «letterari») Sartre rievoca la propria infanzia, cioè si riscopre alle origini della sua vita acerba e già enigmatica. E vi ritrova, allo stato potenziale, quell’avvenire divenuto ora il presente nel quale e dal quale si racconta. È un uomo nato tra i libri, destinato quasi certamente a morire tra i libri. Ma vuole che questa sua vita arrivi a cogliersi nella propria autenticità, prima di essersi cristallizzata e nascosta nelle parole. Solo attraverso un ritorno all’uomo, alle sue esperienze concrete, alle ragioni segrete dei suoi sogni, delle sue illusioni e dei suoi errori, la letteratura recupera il suo significato. Questo ribadisce una nota e fecondissima posizione di Sartre: ciò che conta nella letteratura non è letterario, non è il mondo trasformato in libro, bensì l’uomo che rinnova sé stesso bruciando la propria opera e spezzando l’incantesimo che l’ha imprigionato nei segni del linguaggio. Cercando le motivazioni che di lui hanno fatto uno scrittore, Sartre delinea qui un’introduzione all’umano, libero dai miti della superiorità e dall’idealismo epico. Ne è specchio lo stile che, di là dalle sorprese e risvolti del racconto, riconquista di continuo una misura classica. Per tal modo, parlandoci di nonno Schweitzer, della madre, delle prime letture, dei primi infantili trionfi, dell’amara scoperta del proprio volto, dei primi incontri con i compagni di scuola, Sartre narra insieme la sua e la nostra e la storia di un’epoca. La «totalizzazione in corso» della Critica della ragione dialettica, rimbalzando dalle classi, dai gruppi, dagli «insieme pratici», raggiunge la dimensione dell’individuo: per ciascuno di noi la nostra dimensione. Le parole è una fenomenologia degli errori dello scrittore. Dialetticamente proprio questa fenomenologia permette a Sartre di essere scrittore al limite estremo della consapevolezza. La forma rinasce dal labirinto dell’analisi infinita e la filosofia coincide con la memoria, con la presenza, con l’angoscia e la speranza dell’avvenire.