cm. 21 x 13,5, pp. 398, brossura, in ottime condizioni.
Il mito del quale in questo volume si analizza, nelle sue complesse ragioni storiche, politiche e filosofiche, il tramonto, è quello del progresso che, dopo le esaltazioni settecentesche e primottocentesche, conobbe in effetti, nella filosofia, nella storiografia, nella cultura dei successivi decenni, vicende alterne di affermazione e di negazione, finché, a partire dalla seconda metà degli anni Trenta del nostro secolo, Martin Heidegger ne coinvolse il concetto nella grande distruzione» della ontologia e della metafisica occidentali. La storia di questo tramonto è studiata da Gennaro Sasso in questo denso volume nel quale da Spengler a Croce, da Flaubert a Freud, da Nietzsche a Thomas Mann e infine a Heidegger i “pensieri di filosofi e scrittori, di storici e pensatori politici sono analizzati in scorci suggestivi e in connessioni inconsuete. Quando usci, nell’ottobre del 1985, il libro suscitò vivaci discussioni, tanto che l’autore rispose una prima volta sulle pagine della rivista «Inter- sezioni». Tenendo conto dell’ampio dibattito sviluppatosi in seguito, l’autore ha precisato, ampliato, puntualizzato le sue posizioni, in questa nuova edizione, in larga parte riscritta.