cm. 16,5 x 12, pp. 492, brossura, in buone condizioni.
Quando nel 1918 cessa il rumore delle armi, il paesaggio rimane desolante, solcato da trincee e camminamenti, crivellato da crateri provocati dalle esplosioni; al posto dei ridenti paesi cumuli di macerie!
È intercorso frattanto più di mezzo secolo; la natura e gli uomini hanno cancellato e guarito nelle vallate e sugli altipiani quasi tutte le tracce e le ferite della guerra. Ma lassú, nel regno delle rocce, le cicatrici sono rimaste: trincee che si estendono lungo i pendii da un’altura all’altra, caverne che occhieggiano sinistre fra le nude pareti, fondamenta sgretolate di vecchie fortificazioni che un tempo dominavano dall’alto le sottostanti postazioni nemiche.
Il presente volume come il primo del resto non intende sovrapporsi alle numerose guide già esistenti; semmai ne rappresenta un’integrazione per il suo particolare punto di vista: quello di unire con strade e sentieri il passato al presente. La comprensione per il passato può favorire la realizzazione di quel ponte che la nostra epoca necessariamente adopera per poter credere in un’Europa Unita.