cm. 21,5 x 14, pp. 362, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Gli scritti di Carl Schmitt, qui presentati a cura di Gianfranco Miglio e Pierangelo Schiera, coprono l’intera parabola di pensiero dell’illustre autore tedesco: certamente uno dei più emblematici della cultura politica tedesca ed europea di questo secolo. Sia dal punto di vista cronologico che da quello dei contenuti, il contributo ormai più che cinquantennale di Schmitt all’elaborazione di una scienza politica orgogliosamente autonoma rispetto alle tradizionali tematiche giuridiche, economiche e sociologiche, si manifesta appieno attraverso i saggi qui raccolti, che segnano le varie fasi del suo sviluppo scientifico. Dal celebre Concetto del ‘politico’, all’originale e in molti aspetti insuperato Teologia politica, fino all’influentissimo intervento sui ‘Tre tipi di pensiero giuridico’, e al recente ed elegante abbozzo di una teoria generale del potere fondata sull’Appropriazione/Divisione/Produzione (senza parlare di ‘Legalità e legittimità’, in cui, riprendendo un tema caro a Weber, viene formulata una delle più caustiche critiche alla concezione liberale della società e dello Stato), tutti gli aspetti principali della poliedrica figura di Carl Schmitt, eminente giurista ma anche importante storico delle idee e delle istituzioni sociali e soprattutto politologo, sono presentati. In tutto ciò, Schmitt appare come una figura controversa e contraddittoria, con le sue qualità e i suoi difetti, ma sempre profondamente impegnato e disposto a trarre le conseguenze delle sue scelte, se necessario anche a mutarle. Quindi, senza dubbio, un riflesso esemplare della drammatica storia della cultura tedesca di questo secolo; ma forse molto di più: un maestro sia per i suoi innegabili contributi alla conoscenza politica, che per la coerenza con cui ha saputo inserirli nella storia, nonostante tutto.