cm. 24,5 x 16,5, pp. 356, copertina rigida con sovraccoperta, firma alla sguardia, in ottime condizioni.
Come viene acutamente evidenziato dallo studioso, la generale crisi della borghesia che si sviluppa in Europa dopo il 1880 assume in Austria caratteristiche del tutto peculiari; gli ideali razionalistici di un’élite colta, la cui ascesa al potere aveva seguito tempi particolarmente lunghi, si trovarono a soccombere di fronte alla politica di demagoghi quali Georg von Schönerer, Karl Lueger e Theodor Herzl, che, separatamente e in ambiti diversi, mobilitarono le forze dell’irrazionale per richiamare e concentrare le masse in grandi movimenti politici e di opinione – antisemitismo, nazionalismo dei popoli slavi, sionismo. Questa situazione di cambi di potere e di organizzazione politica delle ideologie determinò per contrasto nella cultura il ripiegamento dell’individuo su sé stesso, teso alla ricerca di una verità interiorizzata e sopravvissuta alle inaccettabili condizioni esterne. È di questo periodo la nascita della psicoanalisi con Freud e la rottura, in musica con Schönberg e in arte con Klimt e Kokoschka, di tradizioni e incrostazioni decorative del passato. Analogo fenomeno si verifica in letteratura, dove l’opera di Schnitzler e Hofmannsthal riflette nuove e rivelatrici connessioni tra crisi della morale borghese e implicazioni psicoanalitiche di personaggi manifestamente simbolici. Non manca in questo testo composito e complesso, arricchito da numerose illustrazioni, un capitolo dedicato all’architettura viennese, le cui opposte filosofie rappresentate da Camillo Sitte e Otto Wagner trovano espressione nelle differenti fasi di costruzione della Ringstrasse, splendido anello di boulevards e palazzi che diede il proprio nome a un’intera epoca.