Caratteristiche e condizioni:
cm. 24 x 16,5, pp. 232, copertina rigida con sovraccoperta, in buone condizioni.
Contenuto:
Cosa ci riserba l’altra faccia dell’Adriatico? Ecco, la Dalmazia è come un tuffo nella fantasia, nell’irreale, nel magico. Mille e mille chilometri di coste sempre varie, frastagliate come fiordi, articolate in porticcioli incantevoli, in cale suggestive, in piccoli sorgitori solitari e riparati: un invito alla vacanza, alla quiete, al riposo dello spirito fra le bellezze di una natura esuberante, che l’uomo ha rispettato, e i monumenti, le tracce di un passato che si insinua discreto quasi a rammentarvi la continuità del vivere civile in quelle terre. Tutte queste isole e isolette – una sorta di gigantesca collana – altro non sono che i residui di una catena montuosa inghiottita dal mare in epoche lontanissime; affioranti dalle acque, le vette di queste montagne hanno formato due corone di isole: quelle interne, con caratteri più pacati, clima mite e forme più dolci e quelle foranee dall’aspetto accidentato, rudi e salde come baluardi. Gli arcipelaghi di Zara e Sebenico – la parte centro-settentrionale del comprensorio storico-geografico dalmata – sono quanto di più poetico ci è dato vedere fra le rive del Mediterraneo. Il paesaggio, in continua osmosi fra la terra e il mare, è un insieme di rocce e scogli, di isole verdissime e di acque incredibilmente azzurre. La flora e la fauna, praticamente incontaminate, offrono al visitatore l’opportunità di prendere contatto con quella macchia mediterranea ormai tanto rara. L’apparato iconografico particolarmente suggestivo e quello cartografico fanno di questo volume più che una guida un vademecum per il turista, un «portolano» attento e sensibile non solo all’aspetto nautico ma anche a quello storico e artistico di questo «paradiso terrestre».