4 voll., cm. 28,5 x 26, copertina rigida con sovraccoperta e cofanetto rigido, in ottime condizioni.
PIANO DELL’OPERA
- La città, il territorio, l’impero
- Il potere e l’esercito
- Il rito e la vita privata
- Un linguaggio comune
La collana dedicata alla Civiltà dei Romani si articola intorno a tre chiavi di lettura: l’irradiazione nell’impero dei modelli culturali elaborati nel suo centro, la differenziazione delle forme di organizzazione della vita civile e religiosa secondo parametri di geografia culturale artistica e il movimento di osmosi fra centro e periferia (“periferia” in senso geografico, ma anche margine in senso sociologico).
Il primo volume (La città, il territorio, l’impero) ha descritto la crescita urbana di Roma e il modellarsi su di essa delle città d’Italia e dell’impero, la fitta rete di comunicazioni (di i persone, di merci) che “tiene insieme” lo stato romano come unità.
Il secondo (Il potere e l’esercito) ha analizzato i meccanismi di funzionamento del potere centrale (politico e militare), ma anche la vita municipale, le forme del potere economico e familiare ei suoi riflessi nella vita associativa e nella produzione di segni culturali (palazzi, insegne, trionfi, cerimonie).
Il terzo (Il rito e la vita privata) ha offerto in vasto affresco (la religione e i rituali della morte, il culto imperiale e le forme abitative, i costumi e la cura del corpo, la medicina e la a magia, le tipologie architettoniche e la misura del tempo) un quadro dominato dalla pervasività dei modelli culturali elaborati nei luoghi del potere.
Il quarto, e conclusivo, volume ha un carattere duplice da un lato prosegue, affrontandone altri aspetti (il diritto e la retorica, la mitologia e l’astrologia, i generi letterari e l’uso dei gesti nell’arte…) la descrizione sinottica del mondo romano, dall’altro, attraverso quei temi, insiste sulla tendenza, tipicamente romana, alla definizione di una scala di valori e di linguaggi che subito si tramutava in irradiazione di modelli
La struttura del potere statale, con la sua perpetua carica centralizzante (tanto forte da perdurare, nell’idea dell’impero, oltre l’ultimo suo giorno), assicurò un grado di coesione sociale e culturale bastante a garantire sia la diffusione dei modelli sia la pluralità delle culture e dei linguaggi: due aspetti complementari e organizzati intorno a un asse di simmetria, l’assidua ricerca di un linguaggio comune.