cm. 21 x 12, pp. 174, brossura, in ottime condizioni.
La tensione alla deformazione espressionistica dell’immagine del presente e la dimensione onirica e allucinata della realtà contrassegnano un racconto che è insieme analitico e concentrato, dilatato e teso spasticamente, e rappresentano la proiezione angosciosa delle nevrosi e del senso doloroso di disarmonia di una condizione esistenziale che, nella sua circolarità e indefinitezza, sembra sfuggire a qualsiasi tentativo oggettivante e pacificante. Maschere grottesche sfuggenti e sfatte, fondali apocalittici allucinati e sospesi, personaggi e situazioni volta per volta ambigui subdoli tormentosi clowneschi inquietanti, determinano la fisionomia “di un mondo che si dissipa, che svanisce, che cambia aspetto continuamente” come le immagini di un caleidoscopio vissute attraverso una “vitalità febbrile, malata, impastata di paura”. ln questa prospettiva, l’angosciosa e angosciante notte vissuta dal protagonista sembra divenire il campo dell’improbabile esorcismo di una realtà oscura e inquieta.