2 voll., cm. 18 x 10,5, pp. 286 + 444, brossura, in ottime condizioni.
La città è la condensazione spaziale di una serie di scelte culturali (sociali, economiche, istituzionali) compiute a monte della scelta figurativa, di cui l’urbanista o anche il semplice e anonimo «costruttore» si fa interprete, coscientemente o no, nel momento della progettazione. Simoncini applica questa impostazione alla produzione urbanistica del Rinascimento: il suo studio si propone come ricerca di relazioni ai vari livelli (territoriale, urbano, suburbano) fra sistemi di organizzazione spaziale e motivazioni culturali. L’opera è divisa in due parti, corrispondenti ai due volumi: la prima a carattere problematico, la seconda a carattere esemplificativo. Le due sezioni sono integrate nei contenuti, ma autonome nell’uso. La seconda in particolare si configura come vera e propria guida alla città italiana del Rinascimento. La guida è un genere letterario da riabilitare: essa forse può aiutare a superare lo scarto esistente fra l’offerta del critico e dello storico e la richiesta del lettore non specializzato, di fronte al problema della comprensione della città.