cm. 20,5 x 12, pp. 160, copertina rigida, in ottime condizioni.
I personaggi di queste storie sono animali da bar. Vivono nei caffé, nei localetti, in mandrie: ognuno con la sua nevrosi a livello sambuca. Le loro relazioni sociali e umane si sviluppano attorno ai tavoli da biliardo e alle tabelle che riportano i risultati sportivi. Il loro linguaggio è primitivo e furbesco, gli usi e costumi tribali. Non sono però personaggi semplici o volgari. Ma capaci di timidezze, di scatti d’orgoglio, di decorose ambizioni, quando non li stringa un bisogno di tenerezza e di solidarietà. Quella solidarietà, non senza ironia, con cui Simonetta ne osserva gli atteggiamenti e, soprattutto, ne immagina il gergo: vezzi lessicali e gaddiane “scorie prave del dire”. Perché, al di là dì un orecchio eccezionale alle curiosità e ai gusti di questi anni, il fatto linguistico in Simonetta è predominante, e la sua prosa è fra le pochissime che siano assolutamente contemporanee.