cm. 21,5 x 13,5, pp. 216, brossura, in condizioni molto buone.
La setta dei Thug, gli strangolatori, non è una romanzesca invenzione di Emilio Salgari. Adoratori della dea Kali, i Thug furono responsabili di più di 40.000 omicidi l’anno, molti dei quali commessi in circostanze di agghiacciante brutalità. Ma l’assassinio condotto in modo metodico, durante il dominio inglese in India, pone oggi inquietanti interrogativi: si trattava solo di una società segreta di fanatici o di un movimento rivoluzionario? Percorrevano il Paese attaccando di sorpresa le carovane e i viaggiatori, divenendo in breve tempo una vera e propria «spina nel fianco» degli Inglesi e turbando tutta l’India, già in cattive condizioni per la fame e la miseria. L’uomo che annientò i Thug fu il colonnello Sleeman: figura di colonialista e di poliziotto, la cui azione repressiva si svolse con centinaia di interrogatori, alle prese con il fanatismo religioso degli strangolatori e la sostanziale passività di tutta la popolazione. L’autore di questo libro è nipote del colonnello inglese; ha raccolto i documenti inediti e i diari lasciati dall’antenato, riportando anche i testi delle conversazioni avute con i prigionieri. Il quadro che ne deriva, documentatissimo e affascinante, delinea lo scontro di due diversi sistemi di condurre l’azione bellica: la guerriglia dei Thug e la non meno spietata azione poliziesca delle truppe britanniche.