cm. 20 x 13,5, pp. 414, brossura, in ottime condizioni.
Adam Smith, uno dei maggiori economisti di tutti i tempi, è il fondatore della scuola classica. La sua opera fondamentale, “Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni”, suddivisa in cinque libri, tratta i problemi che riguardano la produzione, la distribuzione, lo scambio, il capitale, la finanza pubblica, e analizza la storia delle politiche economiche e i precedenti sistemi di economia politica. L’analisi di Smith mette in luce i principi che stanno alla base del funzionamento del sistema capitalista e lo sviluppo storico che lo ha prodotto. Il suo contributo più importante è la teoria del valore-lavoro, cioè il riconoscimento del lavoro quale fondamento del valore delle merci. Secondo Smith, la ricchezza di una nazione dipende da due condizioni: il grado di produttività del lavoro e la somma del lavoro produttivo impiegato. L’analisi di Smith del passaggio dalle società primitive, basate sulla sussistenza, alla società industriale moderna di tipo capitalistico lo ricollega alla scuola fisiocratica di Quesnay. L’autore individua nella libera concorrenza e nel modo in cui essa si organizza il momento centrale del processo di crescita economica, esprimendo così gli interessi della borghesia industriale, che alla fine del XVIII secolo iniziava la propria ascesa.