cm. 21,5 x 13,5, pp. 364, brossura, in ottime condizioni.
A partire dalla seconda guerra mondiale il mondo ha assistito ad un notevole risveglio del sentimento etnico e delle aspirazioni nazionaliste. Movimenti etnici con istanze di maggiore autonomia o indipendenza sono sorti tra Bretoni, Baschi, Scozzesi, Gallesi, Fiamminghi, francofoni del Québec, Catalani, Curdi, Ibo, Somali e in molte altre comunità.
Oggi i separatisti e i «neonazionalisti minacciano di indebolire la fragile stabilità dell’ordine mondiale e di annullare i sogni liberali e cosmopoliti del governo mondiale e un tipo di cultura scientifica universale.
Ricercando i motivi di questo <<revival» etnico, Anthony D. Smith afferma che per mettere a nudo la radice culturale e l’origine della recente rinascita etnica dobbiamo prendere in esame lo sviluppo di un senso della storia che fece la sua comparsa per la prima volta nell’Europa del diciottesimo secolo. Questa visione «storica» richiede ad un tempo un rifiuto del materialismo e della regolamentazione spersonalizzata della società e della politica moderne, e una ricerca per una rigenerazione spirituale e una dignità all’interno delle comunità storiche.
Le cause di questa profonda insoddisfazione sostiene Smith – vanno ricercate nella crescita in sordina dello stato scientifico». L’espansione di questo tipo di stato peculiarmente occidentale e le condizioni della moderna vita urbana hanno insieme prodotto un nazionalismo di tipo romantico e ravvivato quegli antichi legami etnici che i liberali e i socialisti pensavano sarebbero stati naturalmente superati con il progresso della scienza e della tecnica.
La capacità del nazionalismo di superare il senso di allontanamento e di esclusione è la fonte della continua attrazione che esso esercita non solo in Africa e in Asia, ma anche tra le comunità d’Europa e del Nord America, ed è inoltre il motivo principale per cui il «revival» etnico costituirà sempre una sfida all’ordine mondiale degli stati alla ricerca di una profonda trasformazione nazionale.