cm. 20,5 x 15, pp. 158, brossura, timbro di appartenenza, in ottime condizioni.
«Bastiano, quando lasciarono l’Istria, aveva dodici anni…» Quanti sono i «figli» dell’esodo? La generazione che lo ha vissuto indirettamente come si è rapportata alla propria infanzia, alle origini? Si è integrata in un nuovo ambiente sociale o ne è stata assorbita?
La scoperta di sé, della memoria e del mondo storici, il contrastante itinerario di Bastiano, il protagonista del romanzo, attraverso fantastiche e meditate rivelazioni, estraniati e passionali giudizi (raccontati in uno stile diseguale, contaminato, che si lascia tentare da molteplici avventure letterarie per l’intenzione, non sottaciuta, di tutte annullarle ed in esso annullarsi), incidono ancor più nel profondo di una realtà forse irreversibilmente ferita. «Dobbiamo se non altro sostituire, a quello della scrittura individuale, un rito collettivo, civile, in cui tutti siano responsabili, come per il primo, dell’ultimo atto, dell’ultimo fotogramma…».