cm. 17,5 x 11, pp. 400, un paio di scritte a penna, in buone condizioni.
Ho partecipato alla Resistenza per motivi di giustizia, libertà e dignità umana. Non volevo rinnovare le strutture sociali o combattere una lotta di classe. Credevo nell’importanza del libero dialogo politico e nell’efficacia economica per il progresso sociale. La Resistenza era un “prepartito” di tutti, senza contenuto programmatico. Era una rivolta contro il nazifascismo, non una rivoluzione sociale. La lotta era contro gli occupanti e il collaborazionismo locale. La nostra motivazione era la libertà e la vittoria sulle forze tedesche. La Resistenza rappresentava un riscatto per l’Italia e la sua civiltà. Era un modo per dimostrare un’Italia diversa, con moralità e dignità politica.