cm. 28,5 x 22,5, pp. 300, copertina rigida con sovraccoperta ed astuccio, in ottime condizioni.
Un’architettura, quella del XIV secolo, che rispecchia in forme visibili lo spirito di accesa medioevalità di quel tempo e che si caratterizza per la estrosa rielaborazione di motivi della architettura arabo-normanna e sveva, che le maestranze siciliane interiorizzano per farne un proprio autonomo linguaggio di incisiva e vigorosa espressività.
Nel contesto di una produzione architettonica dove affiorano inflessioni varie di gusto ed echi stilistici di diversa provenienza, lo Steri» rappresenta l’ideale di rinnovamento che animò la cultura siciliana all’affievolirsi della vitalità del gotico federiciano, nonché la maturazione di quella fase di sperimentazione che nei monumenti più rappresentativi si definisce in forme chiaramente caratterizzate ed omogeneamente espressive della corrente stilistica che si suole chiamare chiaramontana».
La ricerca dello Spatrisano rende più ampio l’orizzonte conoscitivo della nostra architettura del Trecento in gran parte inedita – e ne anticipa, attraverso un esame attento e minuto, e l’ausilio della scrupolosa documentazione grafica dei singoli monumenti, una prima classificazione temporale e distinzione stilistica.