cm. 22 x 14,5, pp. 348, copertina rigida con sovraccoperta, in buone condizioni.
Da quando, nel 1991, si è diffusa la notizia che in un ghiacciaio sulle Ötztaler Alpen era stato ritrovato il corpo di un uomo del neolitico, in tutto il mondo si attendono con impazienza i risultati delle indagini scientifiche. Konrad Spindler, il coordinatore dell’équipe di esperti che studia l’evento archeologico più clamoroso di tutti tempi, rende finalmente pubblici in questo libro i risultati di tanti anni di ricerche, demolendo una volta per tutte dubbi sul l’autenticità storica dell’uomo dei ghiacci. In uno stile giornalistico asciutto, lo studioso ci accompagna nell’appassionante viaggio verso la conoscenza di ciò che avvenne in un’epoca tanto lontana da sembrare inconoscibile. Un cadavere mummificato e perfettamente conservato, dotato di un equipaggiamento completo, è una fonte inesauribile di informazioni: che cosa significano gli strani tatuaggi sul suo corpo? E le molteplici fratture ossee, sono state procurate da terzi o sono. conseguenza di una disgrazia? Come ha rimediato, l’uomo dei ghiacci, tante diverse qualità di legno per fabbricare le sue armi o i suoi utensili? Le ha barattate, rubate o fabbricate lui stesso? Da dove veniva? Ma soprattutto: che cosa faceva, solo, in una regione così inospitale? Come ha trovato la morte? Passo dopo passo, con l’aiuto di tecniche sempre più avanzate e precise, prende forma davanti ai nostri occhi il ritratto completo e sorprendente, la storia emozionante di un antenato ormai non più tanto lontano.