cm. 20,5 x 14, pp. 142, brossura, in ottime condizioni.
Con l’uscita di «In The Court Of The Crimson King», nel 1969, il Re Cremisi aveva dichiarato che era giunto il momento di «usare la testa nel rock’n’roll». Ma nel settembre 1974 improvvisamente cessava di esistere. Soltanto sette anni dopo ci si sarebbe resi conto che il Re non poteva morire: «King Crimson è un modo di fare le cose… Coinvolge ottimi musicisti… Ma non sta semplicemente riproponendo la storia… II prossimo passo per la band, musicalmente, è quello di introdurre maggior rischio, di incorporare più improvvisazione e poi, formalmente, avere a che fare con rumori ritmici, metallici, con clangori e molte scale pentatoniche… King Crimson ha una sua propria vita». Chi parla è Robert Fripp, un uomo che da ben tredici anni continua ad essere coinvolto nell’affascinante storia di un gruppo rutilante di aspettative e instabilità. Chitarrista dalla tecnica micidiale, abile parlatore e scrittore.
Con l’uscita di «In The Court Of The Crimson King», nel 1969, il Re Cremisi aveva dichiarato che era giunto il momento di «usare la testa nel rock’n’roll». Ma nel settembre 1974 improvvisamente cessava di esistere. Soltanto sette anni dopo ci si sarebbe resi conto che il Re non poteva morire: «King Crimson è un modo di fare le cose… Coinvolge ottimi musicisti… Ma non sta semplicemente riproponendo la storia… II prossimo passo per la band, musicalmente, è quello di introdurre maggior rischio, di incorporare più improvvisazione e poi, formalmente, avere a che fare con rumori ritmici, metallici, con clangori e molte scale pentatoniche… King Crimson ha una sua propria vita». Chi parla è Robert Fripp, un uomo che da ben tredici anni continua ad essere coinvolto nell’affascinante storia di un gruppo rutilante di aspettative e instabilità. Chitarrista dalla tecnica micidiale, abile parlatore e scrittore.