cm. 19,5 x 12,5, pp. 288, brossura con sovraccoperta in velina, in condizioni molto buone.
È questa l’attesa ristampa della biografia di Scipio Slataper, scrittore e patriota triestino morto sul Podgora nel 1915, pubblicata la prima volta nel 1922 per le edizioni de La Voce. Studio biografico-critico che diventa storia di un importante periodo della vita intellettuale italiana: il periodo de La Vote di Prezzolini e del Leonardo di Papini che ha creato gli spiriti più vivi della letteratura italiana negli ultimi cinquant’anni. “Ancora oggi” dice Giani Stuparich “Scipio Slataper non ha perduto la sua efficacia: anzi certi problemi e storici e politici e letterari dell’Europa risorgente trovano ancora nei suoi scritti orientamenti vitali e soluzioni moderne, ma quello che ritorna e che resta veramente non è lo Slataper degli Scritti politici, degli Scritti critici e letterari, dell’Ibsen, ma lo Slataper del Mio Carso e delle Lettere. L’uomo morale sì, ma non il moraleggiante, non l’uomo che ha elaborato le sue esigenze spirituali nel mondo della cultura, ma l’uomo che ha espresso se stesso, la propria verità interiore nell’arte e quello che si è confessato nell’intimità”. Questo volume fa da introduzione alle opere di Slataper che l’Editore Arnoldo Mondadori intende raccogliere per consegnarle alla giovane letteratura italiana del nostro tempo.