cm. 19,5 x 13, pp. 392, copertina con sovraccoperta, in buone condizioni.
«Questo romanzo-verità è il resoconto di uno dei più impressionanti episodi nella storia dell’esplorazione: nel luglio 1897 tre uomini partirono in pallone diretti al Polo Nord. La spedizione, guidata da un visionario scienziato svedese, Salomon August Andrée, ingegnere capo del Regio Ufficio Brevetti di Stoccolma, aveva l’appoggio di Alfred Nobel. Pochi minuti dopo la partenza, un incidente mise fuori uso l’apparato di guida. Abbandonato ai venti il pallone, che avrebbe dovuto viaggiare per trenta giorni, fu costretto a scendere sui ghiacci artici dopo sessantacinque ore, a centinaia di chilometri dal Polo e dalla terraferma.Affascinato dalla tragica avventura, da quello che di grandiosamente assurdo può esserci in un tentativo ai limiti dell’umano, dalla mescolanza di eroismo e d’incompetenza, dai risvolti psicologici dei personaggi, Sundman si è servito del materiale autentico contenuto nei diari tenuti giorno per giorno (misurazioni scientifiche, discussioni sulla via da prendere, difficoltà per superare i tratti d’acqua fra i banchi di ghiaccio, come per molto tempo riuscirono a difendersi dal freddo e a cucinare, gli scoppi d’ira e le improvvise allegrie nella solitudine del Polo).»