cm. 18 x 11, pp. 250, brossura, in buone condizioni.
Nella prefazione alla seconda edizione di «Senilità» Svevo scrisse: «Questo romanzo non ottenne al suo apparire [1898] una sola parola di lode o di biasimo dalla nostra critica… Mi rassegnai al giudizio tanto unanime (non esiste un’unanimità più perfetta di quella del silenzio) e per venticinque anni mi astenni dallo scrivere». Solo del 1923, infatti, è la pubblicazione di «La coscienza di Zeno», mentre «Una vita», il primo romanzo dello Svevo (nato a Trieste nel 1861), fu pubblicato nel 1892, fu probabilmente per la novità del linguaggio e dello stile che «Una vita» e «Senilità» passarono quasi inosservati. Tuttavia, se non fosse stato – come ammette lo stesso Svevo – «per una parola generosa di James Joyce, che per me seppe rinnovare il miracolo di Lazzaro», per i saggi del Crémieux e del Larbaud apparsi in Francia e per quello di Montale sulla rivista L’Esame (nov.-dic. 1925), intitolato «Omaggio a I.S.», anche l’uscita di «La coscienza di Zeno» avrebbe rischiato di passare sotto silenzio. Da allora la rivalutazione critica è stata costante e oggi le opere di Svevo sono tradotte in tutto il mondo. In Italia le edizioni singole e l’OPERA OMNIA sono pubblicate dall’editore dall’Oglio.