cm. 22,5 x 14, pp. 530, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Tennessee Williams è indubbiamente una delle personalità più interessanti del teatro americano contemporaneo. Le ragioni del suo successo che, iniziato nel 1944-45 con The Glass Menagerie, ha toccato l’apice nel primo decennio del dopoguerra, possono essere trovate nel l’intreccio degli elementi contraddittori con i quali lo scrittore compone i suoi drammi, che appaiono così una sorta di riflesso, esasperato e lucidamente torbi do, delle inquietudini e del disagio morale di molta parte della coscienza moderna. I personaggi che Williams ci presenta, come le storie che ci narra, nascono sempre dalla fusione di un realismo violento, spesso brutale e provocatorio, con struggimenti patetici, quasi romantici e non di rado morbosi, da una specie di fermentazione dolorosa ed esaltante della memoria entro un presente crudele, che delude e violenta i sogni e che travolge il sognatore incapace di mantenere i contatti con la realtà.