cm. 17 x 12, pp. 132, brossura, in ottime condizioni.
Una corrente di letteratura a “lo divino” attraversa la Spagna del secolo XVI. La sorgente ne è il Cantico dei cantici. Un secolo dopo, Voltaire definirà il Cantico dei cantici «una canzone degna di un corpo di guardia di granatieri» (non finemente, bisogna ammettere); ma per Juan de la Cruz e Teresa d’Avila, la divinizza zione del Cantico è un processo ese getico del tutto ovvio e diventa pun to di partenza per una conversione a lo divino di ogni elemento letterario profano, e specialmente della poesia amorosa di ascendenza petrarchista. Questi due grandi spiriti, dice Damaso Alonso, nella loro operazione di trasformazione della letteratura spagnola da profana in religiosa, dovrebbero indurci all’ipotesi di una «storia della letteratura spagnola a lo divino». E sintesi e simbolo di una tale ipotesi potrebbe anche essere la Santa Teresa in esta si del Bernini.