cm. 21,5 x 14,5, pp. 202, brossura, in ottime condizioni.
Partito nel 1950 per Belgrado come corrispondente per la Rai e per l’Ansa, rimase per tre anni in Jugoslavia seguendo da vicino gli sviluppi di quella che avrebbe voluto essere, o diventare, una nuova terza forza fra i cosiddetti due blocchi. Ma il regime di Tito non gli permise di continuare il suo lavoro e nel settembre del 1953 Terra fu costretto a lasciare la Jugoslavia: arrestato dalla polizia politica di Tito – perché durante il famoso comizio che il dittatore stava tenendo a Okroglica (Sambasso, vicino a Gorizia), venne sorpreso da una delle tante spie mentre commentava in italiano con un collega, criticandolo, il discorso che rivendicava il Territorio Libero di Trieste – fu trattenuto parecchie ore in stato di fermo e poi riaccompagnato alla frontiera italiana. In Tre anni con Tito Terra riassume le esperienze vissute in Jugoslavia. La prima edizione di Tre anni con Tito non ebbe molta fortuna: come racconta la vedova di Terra, Emilia Tavernari, il libro sparì subito dalla circolazione: o venne acquistato dagli uomini del Maresciallo o addirittura da funzionari del governo italiano per evitare ulteriori attriti con il governo di Belgrado quando c’era ancora in ballo il futuro di Trieste.