cm. 22 x 14, pp. 234, brossura, in ottime condizioni.
Fra il luglio del 1943 e il maggio del 1945, vi fu una generazione di giovani coraggiosi che scelsero di divenire ribelli per liberare la loro terra dall’occupazione nazista. In quella ormai lontana stagione si confrontarono molte e diverse concezioni del futuro; e molteplici furono le vicende gloriose e dolorose di una guerra che è stata definita il nostro “secondo Risorgimento”.
Sino alla caduta del muro di Berlino, la storia della Resistenza è stata prevalentemente scritta con “inchiostro rosso”: una sola parte politica ne ha monopolizzato l’eredità. La retorica che si è accumulata negli anni ha finito, dunque, per nuocere alla testimonianza di quei fatti, offuscando (almeno in parte) la memoria dei valori che nutrirono gli ideali dei combattenti della guerra di Liberazione.
A “guerra fredda” finita, è finalmente potuto emergere, specie in Friuli (vedi l’eccidio di Porzûs), il gran bisogno di ristabilire la verità storica, al di là delle mai sopite polemiche. Un’esigenza originata dalla necessità di testimoniare il ruolo fondamentale che ebbero le formazioni della “Osoppo”, le quali coraggiosamente si batterono per la libertà di tutti noi. Ora è possibile analizzare, senza “timidezze” e “sudditanze”, una pagina difficile e controversa del nostro recente passato.