Caratteristiche e condizioni:
cm. 19 x 12,5, pp. 544, brossura, lieve ingiallimento e lievi fioriture sulle prime e sulle ultime pagine, in condizioni molto buone.
Contenuto:
Operaio e militante ma soprattutto uomo libero e solidale, Tommasini (1896-1980) è un tipico anarchico della sua generazione: non un dirigente od un teorico, di quelli che fanno la storia ufficiale, e neppure un esecutore, un ingranaggio delle macchine partitiche e sindacali.
Questo prezioso documento ci fa toccare con mano le difficoltà di lavorare tra due dimensioni: quella micro, umana, reale, e quella macro, storica, politica, nello stesso tempo immaginaria e condizionante.
Risolutivo e sonoro in questa articolazione agisce il fabbro triestino, l’io narrante del libro che si esprime con la piena parola del suo scabro dialetto. Egli affronta il carcere e mette di frequente a repentaglio la vita con estrema naturalezza e serenità, mantenendo intatta la propria integrità e coerenza fra scontri armati, condanne, evasioni e ancora preparazione di attentati a Mussolini, conflitti all’interno del movimento operaio e libertario…, incontrando e spesso scontrandosi con figure di rilievo della storia italiana (Rosselli, Berneri, Di Vittorio, Vidali, Bordiga, Valiani, Pertini,…).