cm. 24,5 x 30, pp. 258, copertina rigida con DVD, in ottime condizioni.
Credo che la pubblicazione con cui il Collegio di Udine celebra quest’anno il suo centenario possa inserirsi senza difficoltà in questo orizzonte culturale. In primo luogo, la scelta di pubblicare un annuario completo dalla fondazione ad oggi rappresenta una strada non molto comune nel panorama italiano, ma che testimonia per altro un’attenta sensibilità a quei meccanismi di ‘tenuta della memoria’ su cui si fonda tanta parte della nostra professione.
Così come il geometra coscienzioso conserva scrupolosamente il suo archivio sapendo che i documenti potranno servire anche molti anni dopo che sono stati redatti, così il Collegio udinese affida al futuro testimonianza dei tecnici iscritti, mettendo a disposizione degli studiosi dati inediti sulla mobilità professionale e l’evoluzione della struttura sociale del paese. Aspetto di sicuro interesse è l’inedito progetto di storia orale costituito da una serie di interviste a professionisti con alle spalle una lunga carriera, che in alcuni casi prende le mosse già negli anni ’40 del Novecento. Le interviste non si limitano a tratteggiare la professione di mezzo secolo fa, ma aprono una finestra di sicuro valore sociologico su culture, atteggiamenti, modi di essere, valori e attitudini riproponibili ancora oggi.
Recuperare i ” fondamentali ” della nostra storia è un atto di civiltà e, come oggi spesso ci stupiamo della attualità di certi testi storici dell’antichità, allo stesso modo dobbiamo tener conto che anche l’esperienza umana dei nostri colleghi è figlia di una tradizione che si è sviluppata nel tempo lungo un solco che è stato tracciato in precedenza e che manterrà inalterato il suo valore.