cm. 29 x 22, pp. 128, copertina rigida con sovraccoperta, firma di appartenenza, in ottime condizioni.
Protagonista, in questo libro, è l’impronta caratteristica che contraddistingue i prodotti dell’Art Déco, un movimento che, pur traendo l’origine del suo nome dalle arti decorative, coinvolge in realtà assai più a fondo di quanto il nome non lasci supporre la cultura europea negli anni compresi tra il 1920 e il 1930. In questa accezione allargata l’Art Déco appare piuttosto come uno stato d’animo, un movimento di pensiero, un impulso verso il futuro, verso tutto ciò che è moderno.
Nonostante la breve vita, il cui apice ideale e reale si colloca nella celebre esposizione parigina del 1925, per l’intensità e la portata dei suoi fermenti innovatori questo movimento ebbe una grande importanza nella successiva evoluzione artistica: tutto viene rifatto e ridisegnato, arredamenti e abiti, oggetti d’uso comune e di lusso, in un’ansia di modernità che vuole travolgere e cancellare il passato e imporre al mondo un’accelerazione verso il futuro della società, dell’industria, della meccanizzazione, delle tecnologie, in un ottimistico e innovatore messaggio globale.
L’elaborazione di forme di straordinaria energia al di fuori degli schemi usuali, di oggetti estremamente semplificati, geometrici, l’uso entusiastico di colori forti e di nuovi materiali in consonanza con le esigenze della tecnologia: ecco le principali caratteristiche di questo movimento nel campo delle arti decorative.
Questo volume propone un’ampia e documentata sintesi storica dello stile e del substrato culturale che lo animò, in Europa, dalla Francia alla Russia, dalla Germania all’Italia e all’Inghilterra, commentando le analisi teoriche con immagini di straordinaria suggestione ed efficacia, penetrando la sua natura ‘futurista’ che lo impose come padre del moderno design.