2 voll., cm. 21,5 x 15,5, pp. 858 + 478, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Dopo lungo peregrinare in Europa e in America, la grande ricerca di Franco Venturi torna a concentrare la sua attenzione sull’Italia dei lumi. Al termine dei primi due volumi di Settecento riformatore la penisola apparve in pieno fervore di discussioni e di progetti: Beccaria pubblicava Dei delitti e delle pene, Verri e Genovesi affrontavano i problemi fondamentali dell’economia e della politica del Nord e del Sud, il conflitto fra il papato e gli stati italiani apriva nuove prospettive. Poi, dalla Russia di Caterina II all’Austria di Giuseppe II e alla Francia di Luigi XVI, le grandi rivoluzioni degli anni ‘70 e ‘80 giunsero a dominare gli animi anche in Italia; e ad esse sono stati dedicati i volumi III e IV. Proprio attraverso il prisma italiano si è potuta vedere riflessa la crisi finale dell’Antico regime. All’Italia dei lumi, ai suoi conflitti più minuti, ma non meno significativi; si fa ora ritorno. Tra le molte strade possibili per osservare Finizio della trasformazione dei programmi degli anni ‘60 nelle realtà dei decenni delle riforme, Venturi ne ha scelte due: la rivoluzione di Corsica e le terribili carestie che affamarono negli anni ‘60 il Mezzogiorno, Roma e la Toscana. Sangue e fame stanno sulla soglia della grande trasformazione della Toscana di Pietro Leopoldo così come dei dibattiti sempre più animati sui problemi della proprietà, della giustizia, dello sviluppo economico. La sconfitta di Pasquale Paoli e soprattutto la misera morte di tanti contadini affamati chiusero un’epoca e ne aprirono un’altra, anche in regioni, come la Lombardia, che pure non furono direttamente toccate da questi avvenimenti. Il milanese – già molto indagato – lascia qui spazio a una dimensione provinciale (Mantova, Cremona, Como) più attenta alle discussioni storiografiche dell’epoca, più concentrata sulle grandi personalità come quelle di Pietro Verri o di Alessandro Volta e insieme più curiosa dei personaggi minori e minimi. Da qui, col tomo II, Venturi riprenderà la via della Toscana di Pietro Leopoldo, e seguirà la vita delle arcaiche repubbliche, Venezia, Genova, Lucca. Col tomo III tornerà quindi al Nord, nel Piemonte, e si rifarà infine all’altro polo dell’Italia settecentesca, l’illuminismo napoletano.