cm. 18 x 11, pp. 552, brossura, in buone condizioni.
Nel clima caldo di speranze e di fervore aperto sul futuro che la crescente opposizione al franchismo ha creato in questi ultimi anni in Spagna, un giovane scrittore marxista e leninista – Sergio Vilar – ha compiuto la costruttiva fatica di raccogliere tutti i dati sulle forze che vogliono andare verso la libertà. Il bilancio di trent’anni di opposizione alla dittatura è tracciato in questo libro attraverso la viva voce dei protagonisti: Vilar li presenta nella loro biografia, li intervista, li classifica secondo la posizione politica (comunisti, socialisti. cattolici progressisti, democristiani, anarcosindacalisti) ma soprattutto li fa parlare senza censura, con scrupolosa obbiettività. Operai e professori, dirigenti politici e sacerdoti, avvocati e medici, etc. dimostrano una straordinaria tempra rivoluzionaria, una lucidità travolgente nei confronti degli obiettivi che si sono posti e un’ansia di trasformare la Spagna radicalmente, senza odio né vendette, malgrado le torture subite, e le condanne scontate. L’opera è condotta in modo da offrire al lettore un quadro completo: ad una prima parte di sintesi storica dal 1939 ad oggi fa seguito l’inventario delle forze schierate all’opposizione. La terza parte esamina le grandi scelte istituzionali e sociali che vengono proposte dall’insieme delle opposizioni. Infine, per l’edizione italiana, Vilar ha aggiunto come conclusione un capitolo nel quale si attualizzano e approfondiscono le ragioni di ottimismo rivoluzionario che il popolo spagnolo ricava soprattutto dall’estendersi del moto unitario di lotta e di protesta che va dalle Commissioni operaie al movimento studentesco, dallo schieramento sempre più determinato e attivo degli intellettuali di sinistra. laici e cattolici, all’azione degli autonomisti catalani e baschi. L’Autore affronta soprattutto in quest’ultima parte il problema della minaccia rappresentata dall’estremo tentativo delle forze più retrive della società spagnola di compiere una manovra trasformista sotto il manto dell’Opus Dei e della sua nuova ideologia tecnocratica ed “europeista” Ma sulla bilancia della storia, secondo Vilar, pesano di più le forze del socialismo rivoluzionario.