cm. 21 x 14, pp. 368, brossura, in ottime condizioni.
Argomento di questo libro è la questione dell’insediamento a Trieste e dintorni dei profughi/esuli che abbandonarono dopo la seconda guerra mondiale l’Istria e la Dalmazia. Svoltosi in più fasi, l’insediamento degli esuli fu, per lo schieramento filoitaliano a Trieste e per il governo italiano, dapprima uno strumento per il rafforzamento delle forze favorevoli all’Italia, in seguito il mezzo per «bonificare nazionalmente» e «rafforzare l’italianità» di un territorio in cui larga parte della popolazione – e non solo per la presenza di una nutrita minoranza slovena – all’Italia guardava con molta sfiducia. L’insediamento mirato dei profughi è stato uno dei progetti prioritari per lo stato italiano in questo territorio ed è stato portato avanti e completato con determinazione. L’autore, attraverso l’analisi di una enorme quantità di materiale documentario, ne racconta le diverse tappe e le conseguenze sul tessuto sociale ed etnico delle terre del confine orientale.