4 voll., cm. 21,5 x 14, copertina rigida con sovraccoperta e cofanetto, in ottime condizioni.
Frutto di lunghi anni di preparazione, questa fondamentale Storia della critica moderna colma, si può ben dire, una lacuna. Bisogna risalire, infatti, agli inizi del secolo per trovare un’opera analoga, – pur con i suoi limiti e, oltretutto, viziata dal di chiarato disinteresse per i problemi di teoria e di critica: la History of Criticism and Literary Taste in Europe (1900-1904), di George Saintsbury. L’opera enciclopedica di Wellek – un panorama pressoché completo della critica letteraria europea, quale nessun altro contemporaneo ha saputo dare è basata su un vastissimo lavoro di ricerca e sulla perfetta conoscenza dei grandi scritti critici e della lettera tura che li riguarda. Articolata in quattro volumi (1. Dall’Illuminismo al Romanticismo; 2. L’età romantica; 3. L’età di transizione; 4. Dal Realismo al Simbolismo) prende in esame, lungo un arco di tempo che copre circa tre secoli, non solo i giudizi su singoli libri e autori, ma soprattutto quanto è stato pensato intorno ai principi e alla teoria della letteratura, alla sua natura, la sua funzione, i suoi effetti, i suoi generi, accorgimenti e tecniche, le sue origini, la sua storia. Ogni volume è corredato di un’ampia bibliografia, di una tavola cronologica delle opere, di un indice dei nomi e di un indice degli argomenti.
Questo quarto volume, Dal Realismo al Simbolismo, prende in considerazione le figure più rappresentative della critica letteraria del secondo Otto cento. Si apre con un esame della critica e della storia letteraria francesi (Balzac, Flaubert, Maupassant, Zola, Lemaitre, France, Taine, Brunetière, Lanson), cui segue un panorama della critica minore francese. Due capitoli sono dedicati a De Sanctis e alla critica italiana. Seguono le analisi della critica inglese (Arnold, Bagehot, Stephen), della critica americana (Whitman, Lowell, Howells, James) e della critica radicale e conservatrice in Russia (Cernicevsky, Dobrolyubov, Pisarev, Grigoriev, Dostoevsky, Strakhov, Potebnya, Veselovsky, Tolstoy). Gli ultimi capitoli riguardano la critica tedesca (Dilthey, Nietzsche), il danese Georg Brandes, l’estetismo inglese (Swinburne, Pater), gli altri critici vittoriani (Symonds. Wilde, Saintsbury, Shaw) e i simbolisti francesi (Baudelaire, Mallarmé).