Caratteristiche e soluzioni:
cm. 21 x 12,5, pp. 588, brossura, in ottime condizioni.
Contenuto:
Fu Orson Welles stesso, nel 1968, a proporre l’idea di questo libro a Peter Bogdanovich, allora giovane regista cresciuto alla scuola di Roger Corman e critico entusiasta. «Avevo già intervistato o conosciuto parecchi nomi leggendari del cinema», scrive Bogdanovich, «da John Ford e Alfred Hitchcock a Cary Grant e John Wayne. Ma, per la prima volta, trovarmi alla presenza di un personaggio come Orson Welles non m’ispirava il timore reverenziale che mi sarei aspettato; piuttosto, mi faceva sentire un agio e una confidenza che mai avrei creduto di poter provare, con il quarto di secolo che ci separava.»
Nasce così uno dei classici della critica cinematografica di questo secolo, paragonabile solo al celebre Cinema secondo Hitchcock di Truffaut. L’autore di Quarto potere e La signora di Shangai ripercorre con ironia, passione e orgogliosa modestia la storia di un itinerario creativo unico e sfortunato, segnato da capolavori che hanno cambiato la decima arte, film incompiuti e scontri drastici con il sistema hollywoodiano. Da queste pagine la figura di Orson esce ancora più grande: «Non un autore appagato da se stesso», scrive Paolo Mereghetti nella prefazione, «ma un uomo pieno di dubbi e di voglia di sperimentare, divorato da un’energia che non può accontentarsi di vivere dei trionfi.»