cm. 28 x 23,5, pp. 128, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Già sul cadere dell’Ottocento la Secessione viennese aveva manifestato una vivace reazione nei confronti dell’accademismo storicizzante della Gründerzeit. Reazione quanto mai opportuna in un’epoca, come quella, caratterizzata dalla passiva imitazione di modelli ereditati e sedimentati da secoli. Personalità di grande rilievo, quali Otto Wagner, Joseph Maria Olbrich, Alfred Roller, Josef Hoffmann, Kolo Moser e Gustav Klimt, propugnarono l’ideale di un’arte che informasse di sé ogni aspetto della vita. Non è un caso che pochi anni dopo, nel 1903, due esponenti di spicco della Secessione, Josef Hoffmann e Kolo Moser, si siano fatti promotori della Wiener Werkstätte, “laboratorio totale” il cui programma consisteva essenzialmente nel ricostituire la smarrita unità di forma e valore d’uso. Da qui l’attenzione minuziosa nei confronti dell’oggetto di uso quotidiano, che deve accoppiare funzionalità e qualità estetica, integrandosi perfettamente con l’ambiente per cui è stato progettato. Un’attenzione che coinvolge, è logico, i materiali, dai più ricchi ai più dimessi: oro e latta smaltata, vetro e ceramica, carta e stoffa… Di qui una produzione vastissima che va da prestigiose realizzazioni architettoniche quali l’opera più significativa in assoluto dello Jugendstil, Palazzo Stoclet a Bruxelles progettato da Hoffmann e completamente arredato dalla WW, al cofanetto di metallo o di cuoio, dalla cartolina illustrata al gioiello, dal libro d’arte al manifesto. Il tutto nell’obiettivo di liberare la Bellezza dalla sua torre d’avorio e di restituirla finalmente alla Vita.
Questo libro, opera del maggiore esperto mondiale dell’argomento, traccia un agile, ma esauriente bilancio di quell’esperienza irripetibile. La storia della Wiener Werkstätte è accompagnata da quasi 300 riproduzioni di cui la maggior parte a colori – dei capolavori usciti dal “laboratorio”, e integrata dalle biografie degli oltre 200 artisti che, in varie riprese e a diverso titolo, vi collaborarono.