cm. 19 x 12, pp. 160, brossura, in ottime condizioni.
L’implacabile cacciatore di nazisti è sulle tracce di Schulze, un dirigente d’azienda di Karlsruhe che si è macchiato di orribili delitti sul fronte orientale. Rintraccia Max, che accetta di raccontargli la storia ma gli dice subito che non potrà testimoniare contro Schulze, il suo spietato e sadico aguzzino. Quella che narra Max, ora medico a Parigi, è anche la sua grande storia d’amore con Helen: erano fidanzati quando erano stati internati nel lager di Zalesie, l’aveva disperatamente cercata, nel ’58, quando era riuscito a tornare in Polonia. E tuttavia ritrovandola, l’aveva perduta per sempre.
Quello di Max e Helen è un amore struggente, infranto per sempre da un semplice e assoluto dissidio tra memoria e sentimento. Inflessibile e obiettivo, Wiesenthal racconta questa vicenda come un grande romanzo, in cui i destini individuali sono deviati dalla Storia, crudele e irrimediabile.
Simon Wiesenthal, dopo essere sopravvissuto a una dozzina di campi di concentramento, ha dedicato la vita a dare la caccia ai responsabili dell’Olocausto. Tra l’altro ha fornito le informazioni che hanno permesso di catturare Eichmann e ha dimostrato che i diari di Anna Frank erano autentici. Max e Helen, pubblicato per la prima volta nel 1981, racconta il caso dell’unico criminale di guerra che Simon Wiesenthal non ha mai voluto portare di fronte alla giustizia degli uomini.