cm. 21,5 x 13, pp. 280, brossura, in ottime condizioni.
Una volta Wittgenstein mi confidò che voleva diventare maestro. E tuttavia mi disse che avrebbe preferito essere prete e leggere la Bibbia ai bambini. Questo, tra le altre cose, ricorda lo scrittore austriaco Franz Parak, il quale fu prigioniero insieme a Wittgenstein a Cassino, per quasi un anno. In effetti, tornato a Vienna dalla prigionia in Italia, Wittgenstein prese il diploma di maestro, e dal 1920 al 1926 insegnò nelle scuole elementari di tre sperduti villaggi della Bassa Austria.
E nel ‘26, proprio nei giorni in cui il maestro Wittgenstein veniva processato e respinto dalla scuola elementare, usciva a Vienna, con approvazione ministeriale, il suo Dizionario per le scuole elementari. Questo Dizionario scrive Wittgenstein – è stato compilato per sopperire ad una pressante necessità: quella dell’insegna mento dell’ortografia». Questa è, dunque, la ragione primaria per cui Wittgenstein scrisse il Dizionario: dare ai suoi ragazzi uno strumento per impadronirsi della corretta grafia del tedesco.