cm. 20 x 13, pp. 382, brossura, un annotazione a penna sulle ultime pagine, in condizioni molto buone.
Il mondo dell’industria sta attraversando una trasformazione rivoluzionaria. I giapponesi hanno invaso il mercato mondiale, riportando i successi più significativi proprio nella produzione dell’automobile. Ma soprattutto ottengono questi risultati con metodi radicalmente diversi da quelli ritenuti fino a pochi anni fa l’unica ricetta vincente nella produzione di grande serie: abbondanza di materie prime, di spazio e di risorse naturali, disponibilità di manodopera non specializzata. Il successo giapponese si fonda sulla lean production, la «produzione snella»: magazzini ridotti al minimo, flusso di componenti e di materie prime strettamente calibrato sulle necessità della produzione, adozione continua di piccoli miglioramenti al prodotto, lavoratori responsabilizzati che contribuiscono attivamente al successo dell’impresa. Risultato: pochi difetti, costi bassi. In una parola: la qualità globale. La macchina che ha cambiato il mondo illustra i risultati di un lungo e articolato lavoro di analisi delle ragioni del successo giapponese: una ricerca condotta dal Massachusetts Institute of Technology (MIT), che ha impegnato per cinque anni, con un finanziamento di cinque milioni di dollari, decine di ricercatori in tutto il mondo.