cm.19,5 x 13, pp. 632, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Il criterio che ci ha guidato nel progetto del presente volume, per quanto possa sembrare semplice ed obiettivo, è stato da noi individuato non senza lunghe e dibattute riflessioni. Si danno qui, per ora, le poesie che lo Zanella giudicò degne di una proposta definitiva assumendosene la piena responsabilità, poetica e ideologica, di fronte a un pubblico ben diverso da quello cui s’era rivolta dapprima la sua voce di poeta «provinciale» e, troppo spesso, occasionale. A questa consapevolezza, a questa responsabilità lo Zanella giunse, lo sappiamo, esitando e tormentandosi; e solo dopo la fortunata pubblicazione dei Versi nel 1868 il suo nuovo percorso si fece più diretto e convinto. Non che in questa più ariosa prospettiva mutassero sostanzialmente il suo orizzonte esistenziale o il rituale affettuoso d’una poesia concepita in prima istanza come omaggio amichevole al proprio ambiente veneto. Anzi, si chiari sempre meglio in lui il proposito di non rinnegare affatto in nome di una vocazione «nazionale» quel piccolo mondo che gli tornava sempre più caro con l’aggravarsi dell’età, bensì di affermarlo, parallelamente ai grandi temi della fede, della scienza e della questione sociale, come motivo poetico di respiro universale.