cm. 19,5 x 11,5, pp. 304, brossura con sovraccoperta in acetato, in buone condizioni.
In un qualsiasi paese abitato da persone diverse, vive e legata alle cose della terra, Orsola Silva si muove, diventa donna e amante, ma partecipa quasi esclusivamente alla sua vita interiore, con un’introversa e dolorosa introversione che la fa attraversare le stagioni e le persone come se fosse chiusa nella nebbia della sua fantasia. Il breve periodo di amore, tuttavia, conferisce all’inquieta e paurosa Orsola un senso di sicurezza e un’audacia quasi arrogante nella padronanza della vita. Tuttavia, si tratta di un breve idillio comune, se non fosse per i crudeli legami di parentela che pesano sulla coppia felice. Quando svanisce la nebbia della fantasia, Orsola vacilla smarrita tra paure malate e oscuri misticismi. Nel bagliore di incendi spaventosi, accesi da lei stessa, si ritrova come un mago condottiero di popoli o, almeno così crede, come una messaggera di Dio, con il quale crede di poter comunicare attraverso segni misteriosi e sogni. Tornerà guarita (o quasi) in giorni bui di guerra. In lei si acquieta il sospetto degli altri come si acquietano i sensi, una volta così vivaci e ardenti. Il suo immenso bisogno di amore intravede una fessura attraverso la quale potrà vivere, incantando ancora se stessa, ma senza essere umiliata da altri esseri umani, senza cadere nel crimine.