cm. 27 x 20,5, pp. 200 + 46 di tavv. f. t., brossura, in ottime condizioni.
CARCERI, con la sua Abbazia, ebbe, come scrisse Giovanni Brunacci, tanta parte nelle memorie padovane d’ogni secolo.
Perciò, pur esistendo altri scritti illustranti l’antico monastero, non ho stimato superfluo effettuare minuziose ricerche per dire ancora una parola nuova su tanto prestigioso luogo, del quale ho a lungo meditato da lontano i giorni gloriosi ed il fortunoso tramonto per i destini
Tutto questo mi ha spinto ed incoraggiato a portare a termine il presente studio. Esso vorrebbe essere anche il coronamento dei notevoli restauri che si sono operati in questi anni e che si vanno man mano ultimando proprio in questi mesi su buona parte del chiostro cinquecentesco e di tutte le tele ed affreschi dell’antica Abbazia ad opera della Soprintendenza ai Monumenti Medioevali e della Soprintendenza alle Belle Arti di Venezia. Il contenuto del libro presenta con fedeltà la storia risultante dalla diretta lettura dei documenti, anche se c’è qua e là una interpretazione piuttosto personale di alcuni episodi, che potrebbe sembrare in contrasto con i rigidi canoni della ricerca storica: il caloroso apporto personale ha la sua spiegazione nei profondi sentimenti di affetto che nutro per Carceri, mio paese natale.